Privacy online: tutti i falsi miti sulla navigazione in incognito
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Direttore: Alessandro Plateroti

Privacy online: tutti i falsi miti sulla navigazione in incognito

Lavoro al PC

La verità sulla navigazione anonima: quali dati vengono tracciati, i limiti della modalità incognito e consigli per migliorare la tua privacy.

La navigazione in modalità anonima, comunemente identificata con termini come “incognito” o “privata“, si presenta come un’opzione attraente per coloro che desiderano una maggiore discrezione online.

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Tuttavia, come riportato da IlGiornale.it, eventi recenti hanno messo in luce alcune incomprensioni significative riguardo all’effettiva privacy offerta da questa modalità. Ciò, soprattutto, in seguito alla controversia che ha coinvolto Google Chrome.

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Cosa accade veramente nella modalità “navigazione in incognito”

Contrariamente a quanto molti pensano, la navigazione in modalità anonima non offre una protezione completa contro il tracciamento online.

Questa modalità impedisce la registrazione della cronologia di navigazione, dei cookie e dei dati di sessione sul dispositivo dell’utente. Ma non riesce a nascondere l’attività online agli occhi dei fornitori di servizi Internet (ISP), dei siti web visitati o dei vari intermediari di rete.

Di fatto, mentre l’utente naviga senza lasciare tracce evidenti sul proprio dispositivo, il suo indirizzo IP rimane visibile. Ciò consente ai siti web di tracciare la provenienza delle richieste.

Il vero vantaggio della navigazione anonima risiede nell’uso temporaneo e specifico. Ad esempio, quando si accede a siti sensibili su dispositivi condivisi o si desidera evitare il salvataggio dei cookie che possono influenzare i prezzi di prodotti e servizi.

Questa modalità può dunque offrire vantaggi in termini di privacy e convenienza economica, ma non è una soluzione onnicomprensiva per la sicurezza online.

Consigli per una proteggere maggiormente la propria privacy

Nonostante la denominazione “anonima“, questa modalità di navigazione non protegge da minacce esterne quali hacker, malware o altre forme di cyber-attacchi. Inoltre, aziende e organizzazioni possono ancora tracciare l’attività online degli utenti attraverso altri mezzi. Un esempio è l’impronta digitale del browser.

Per chi cerca una maggiore riservatezza online, è consigliabile utilizzare strumenti aggiuntivi come VPN come Tor, che offrono un livello di anonimato significativamente superiore rispetto alla semplice modalità incognito.

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ultimo aggiornamento: 5 Aprile 2024 18:10

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